Da cosa si giudica il valore degli studenti? Ovviamente dal numero di ore settimanali passate a studiare e dalla percentuale di crescita del monte ore, come ci ricorda per l’ennesima volta questo articolo.
Ma come sono usate queste ore, in che condizioni, a quale fine, in che circostanze di vita? Vabbè chissenefrega, son cose che non possono essere misurate, quindi fuori dalle balle.
Ancora e sempre realtà umane complesse filtrate in semplici numeri sciocchi, come questi calcolati da Eurostudent non si sa bene in che modo, e usati nell’articolo suddetto per replicare ancora a una non meno sciocca battuta di Padoa-Schioppa che da ben 11 anni echeggia scioccamente nell’aria coprendo il buon proposito di sostenere l’autonomia dei giovani.
Finché i numeri faranno da surrogato della qualità, del discorso e dell’approfondimento con le persone in carne ed ossa, la comprensione dei fenomeni sociali sarà miope e la politica incapace di migliorare il futuro.