Quest’anno la Giornata mondiale per l’ambiente (5 giugno) era dedicata alla lotta contro la #plastica.
Che bellezza era la plastica quando ero bambino! Negli anni ’60-’70 sembrava un prodigio. Per tutti, grandi e piccini, era l’innovazione più meravigliosa possibile. L’inventore, Giulio Natta, ci guadagnò un premio Nobel. Bramieri florido e gioioso ne cantava nello spot Moplen le doti impareggiabili: a) l’indistruttibilità, b) la riproducibilità in infinite forme ed esemplari.
Sono passati cinquant’anni. E quelle stesse caratteristiche, proprio le stesse, hanno invertito il senso: ora fanno della plastica una minaccia mortale per il pianeta intero.
Qual è la morale di questa storia?