Coltiviamo con ardore le scienze matematiche, ma senza volerle ostentare al di là del loro dominio; e non illudiamoci che si possa affrontare la storia con formule, né sanzionare la morale con teoremi o con il calcolo integrale.
Così Augustin-Louis Cauchy, padre dell’analisi matematica, nel 1821. Uno dei tanti matematici che hanno biasimato l’applicazione della matematica nelle “scienze dello spirito”.